CONVEGNO: attualità in materia di assistenza, terapie, attività ed educazione assistite con animali
9 gennaio 2014 – Catanzaro Lido
“Con la Legge sulle terapie, educazione e attività assistite con animali, meglio conosciuta come Pet Therapy la Calabria rientra tra quelle poche regioni che si sono dotate di un quadro normativo per l’autorizzazione ad effettuare tali prestazioni, la cui efficacia è riconosciuta dalla scienza e confermata, costantemente, da esperienze nazionali ed internazionali tanto che, a livello parlamentare, si sta proponendo questo metodo come co-terapia.” Quanto affermato dal consigliere regionale Claudio Parente, del Gruppo Scopelliti Presidente, autore della proposta di legge, durante il Convegno promosso dall’Associazione per la difesa degli animali Su La Zampa. Nel suo intervento, davanti ad una sala gremitissima di operatori della sanità (medici, psicologici, assistenti sociali, educatori, terapisti della riabilitazione) e del mondo animale, il consigliere regionale ha precisato che l’obiettivo primario della legge è quello di garantire ai malati, soprattutto bambini e anziani, prestazioni basate su protocolli e progetti standardizzati, messi in atto da personale qualificato e tramite una rigorosa scelta degli animali ammessi alla Pet Therapy. In Italia, diverse strutture sanitarie, tipo il Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova o il Mayer di Firenze, hanno avviato progetti con bambini autistici o con quelli colpiti da leucemie infantili, al fine di ridurre l’ansia ed il dolore, cosi come in altre esperienze questo metodo viene utilizzato per rallentare la regressione funzionale dei malati di Alzheimer o in alcuni quadri di demenza. Una materia quindi delicata, quella che prevede le cure con l’ausilio di animali, che non può essere lasciata al libero approccio, spesso autogestito o autocertificato, che rischia di provocare danni o, comunque, di non dare risposte ai fruitori ed agli operatori”. ” Appunto per ovviare a queste problematiche, ha proseguito Parente, la legge prevede una èquipe multidisciplinare che valuta i progetti, sulla base dei disturbi della sfera fisica, pschica, cognitiva o emotiva del paziente, oltre che lo stato dell’animale coinvolto, mentre spetterà ad una commissione regionale definire i requisiti e le procedure per poter effettuare la Pet Therapy.”
Durante l’intervento è stato sottolineato quanto Il testo normativo tuteli il protagonista di questa terapia cioè l’animale, costantemente monitorato nello stato di salute e benessere dal proprio operatore che ne promuove la relazione con il fruitore ed è proprio dalla qualità di questa interazione che si avranno gli effetti terapeutici e riabilitativi di questa metodica cosi come, finalmente, con questa legge si avvera la possibilità che i pazienti possano ricevere la visita del proprio animale di affezione, in aree idonee ed appositamente dedicate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private.
La parte prettamente scientifica del tema è stata affrontata dal Prof. Antonio Pugliese, Ordinario di Clinica veterinaria e Presidente del Centro Pet Therapy dell’Università di Messina, primo centro riabilitativo in Italia, che si è soffermato sul trattamento di diverse patologie come l’autismo, le dislalie o nella neuro riabilitazione mentre Aldo Tassoni, Presidente dell’Associazione Equipariamo e Cristina Quattromani Piterà, Esperta in Ippoterapia, hanno riportato le esperienze maturate nel settore.
La seconda sessione del Convegno è stata incentrata sulle problematiche che vedono l’animale come essere senziente e quindi il maltrattamento, l’abbandono e il randagismo, che visto protagonisti diversi amministratori locali, dirigenti delle aziende sanitarie e rappresentanti delle associazioni animaliste.